dell’agente è diretta a percuotere o a ferire la vittima, con esclusione assoluta di ogni previsione dell’evento morte, mentre nell’omicidio volontario la volontà dell’agente è costituita dall’animus necandi, ossia dal dolo – il nesso di causalità tra l’azione diretta a cagionare l’evento meno grave e quello più grave in https://paxtonfvlaq.goabroadblog.com/28193323/omicidio-pena-for-dummies